Nell’epoca dei selfie, di Instagram, dei social in genere, meglio non dimenticarsi che la “pubblicazione” è il battesimo di una fotografia, il suggello definitivo; esso presuppone la responsabilità e la consapevolezza di un atto irreversibile.
Una volta licenziata e pubblicata la foto diventa patrimonio dell’immaginario condiviso e, come tale, non più modificabile. E se cancellata, cmq rimane: vista, commentata, registrata in rete e nella memoria.
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