Il fotografo Kevin Carter morì suicida nel 1994, a 34 anni.
Dicharò di non poter vivere pensando alle fotografie che aveva scattato “Ero sconvolto vedendo cosa stavano facendo. Ero spaventato per quello che io stavo facendo. Ma poi le persone hanno iniziato a parlare di quelle immagini, così ho pensato che forse le mie azioni non sono state poi così cattive.”
Essere stato un testimone di qualcosa di così orribile non fu necessariamente un male!
Quella del bambino e l’avvoltoio è la sua ultima fotografia.
Una giornalista commento lo scatto con queste frasi:
….una forza immediata che fa vacillare qualsiasi altro tentativo di ragionamento e comprensione (Discussione)
….nessuna aveva lo stesso impatto (Potenza)
….non avevo più la capacità di raccogliere altre suggestioni (Emotivamente sconvolgente)
….la forza di un silenzio che cala improvviso (Ascolto)
….non si può osservare senza ricorrere ad un filtro per difendersi (Riflessione)
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