Nell’Award 2015 a cui partecipano 27 riviste dei 5 continenti, la fotocamera Lytro Illum ha vinto il “Best Immaging Innovation”. Questo dispositivo, si legge nella motivazione, è caratterizzato da un software che consente di selezionare la profondità di campo di un’immagine anche dopo averla scattata, potendo scegliere tra una gamma di diaframmi da f/1 a f/16. Si legge inoltre che gli utenti regolano il cursore in post produzione per scegliere qualsiasi effetto di messa a fuoco desiderato. E ancora, i fotografi possono selezionare piu soggetti e per ciascuno di loro impostare f/16 per averli a fuoco tutti con lo sfondo sfuocato come se fosse scattata a f/1.
Non che la cosa sconvolga piu di tanto se non per, in effetti, la soluzione tecnica avanzata. Tuttavia mi chiedo ancora una volta che senso abbia fare fotografia in questo modo. Con un certo tempo e impegno, lo stesso risultato si poteva ottenere anche prima, ad esempio scattando piu foto con PDC diverse per poi sovrapporle. Questa soluzione è decisamente piu veloce di un fotoritocco.
Passerò per integralista o fotografo vetusto nell’uso delle nuove tecnologie ma questa proprio non la capisco. Forse in fotografia passa inosservato, ma se mi riferissi ad un ausilio tecnologico per esempio in scrittura, il parallelo paradossale sarebbe: scrivo una storia, racconto piu personaggi e per una sorta di scelta posteriore, dopo aver scritto quindi, decido che uno di questi deve essere bene descritto anche nei dettagli, percui il software modifica la descrizione rendendola piu chiara, aggiungendo particolari; oppure viceversa volendo rendere misterioso la descrizione di un ambiente, il software cambia lo scritto rendendolo meno definito e con spunti appunto di mistero.
Ancora una volta penso che si debba distinguere tra fotografia e inf0grafia. Questo non è una macchina fotografica ma una macchina infografica. Certe scelte non possono essere fatte a posteriori, qui si parla ancora una volta di fotoritocco, fatto in macchina, ma pur sempre fotoritocco. Nulla ha a che vedere con la scelta all’atto dello scatto, perche la fotografia è immediatezza, scelte al momento dello scatto, emozioni di quel momento, un racconto istantaneo e non può essere stravolta successivamente cambiando i connotati della storia. Quando questo avviene con qualsiasi ausilio software, non è più fotografia ma è infografia.
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