Ho trovato questa foto in rete: si tratta di un tifoso della Sparta Praga che urina sulla testa di un senzatetto a Roma. Siamo nella primavera del 2016, in occasione della partita di Europa League con la Lazio.
E’ il gesto assurdo di un demente, probabilmente a casa sua certe cose non le potrebbe nemmeno fare… e potremmo parlare della crisi della democrazia dicendo che questo animale nel suo paese puo votare e decidere chi lo governerà ed è una cosa agghiacciante pensare che un essere del genere abbia anche diritto di voto, condizionando la politica del suo paese e dell’Europa; potremmo parlare dell’errata distribuzione della ricchezza di questo modello di capitalismo vedendo il senzatetto…. basti pensare che venti o trenta anni fa Chrisler, Ford e General Motors avevano una capitalizzazione di 32 miliardi di USD occupando un milione di posti di lavoro, quando oggi Facebbok fattura 250miliardi di usd con 3200 dipendenti e Google ha una capitalizzazione di 500Miliardi di USD con 40.000 dipendenti… e ci si chiede come la nuova economia distribuisca richezza.
Ma questo è un blog di fotografia, percui eviterò ulteriori approfondimento in questo senso e mi limiterò a fare una considerazione sulla fotografia qui pubblicata.
Questa foto è tratta da un video. Si tratta quindi di un fotogramma. Racconta una storia meglio del video stesso? Forse si, anzi per quanto mi riguarda si. Per quanto sia un colpo duro una fotografia del genere, osservare il video significa vedere la totalità dell’azione, cosa che la fotografia non mostra. Tuttavia la fotografia riesce sotto certi aspetti a fare riflettere di piu, proprio per il suo immobilismo rispetto al video. Il video narra una storia nella sua sequenza… a volte facendo perdere dettagli importanti per la sua velocità di riproduzione, sovrascrivendo in continuazione l’immagine precedente sviluppando comunque in questo modo la sua storia.
In questo caso, il video era ripreso con un telefono da lontano. La qualità quindi non era eccezionale e la scena si svolgeva dentro una cornice di persone che indifferenti camminavano di fianco all’azione che occupava una piccola parte (in termini di spazio) della ripresa.
Questo fotografia mi ha fatto pensare molto, ho fatto una serie di considerazioni di cui alcune sopra, e solo il poter osservare con calma e attenzione il fotogramma mi ha portato a notare alcuni particolari. Mi ha dato il tempo di riflettere mentre il video mi ha lasciato solo il tempo di indignarmi… la possibilita di osservare il momento topico dell’azione mi ha fatto invece riflettere molto di piu.
Video e fotografia sono due parti della stessa medaglia, due parti del mondo immagine. Ma la fotografia con la sua apparente staticità a volte porta a fare riflessioni che il video non consente di fare , come se il correre delle immagini non lasciasse il tempo di pensare… facendo si che solo alla fine si potesse fare una riflessione, con un monte immagini immagazzinate nel cervello ma nessuna apparentemente cosi nitida…. la fotografia invece è un movimento di contenuti, su qualcosa di immobile… una sola immagine tanti pensieri e nessuna sovrascrittura… mentre il video…. tante immagini tanta sovrascirttura e meno pensieri. E si capisce perche molti siti abbiano preferito esporre la foto e non il video: molto piu immediata sotto certi aspetti nonostante la sua staticità. E poi in un mondo che si sofferma pochi secondi su qualsiasi cosa, chi ha tempo di aspettare un minuto per capire di cosa si tratta?
Rispondi