Archivi del mese: marzo 2017

…o per fotografarlo…

Edward Hopper


Puffins

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Secret Garden

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Bologna


Il vero quadro di Dorian Gray

Fotografo e fermo il tempo sperando che il tempo si fermi anche per me…..in effetti quelle poche foto che ho di me…è tempo fermato… non invecchio, non cambio, sono sempre quello in ogni momento. E quindi mi rendo conto che il vero quadro di Dorian Gray sono io… non le mie fotografie…. che strana inversione….

Uso il tempo per fotografare, perche la fotocamera me lo chiede perche possa vedere nella luce. Ma in fondo mi chiede solo quella frazione di secondo per regalarmi un tempo infinito. 

Ma in fondo amo troppo la fotografia per chiederle di invecchiare al posto mio. Preferisco essere io il mio ritratto


Il diverso fotografico

Leggendo un articolo di un blog, mi sono ricapitate due frasi che avevo letto tempo. Si tratta di due citazioni, la prima di Garry Winogrand e la seconda di Walter Benjamin.

  1. fotografo per vedere come sono le cose quando sono fotografate

  2. la natura che parla alla fotocamera non è la stessa che parla all’occhio

Le cose fotografate sono diverse da quelle che vediamo…

Perché mai un fotografo o un filosofo, pensano che tra ciò che vediamo e ciò che abbiamo fotografato, ci sia cosi tanta differenza? Messa cosi sembra che se fotografi un tramonto e poi lo riguardi al computer, esso sia diverso… un’altra cosa. Si d’accordo ci sono di mezzo le ns scelte tecniche, ma può essere cosi diverso da creare una motivazione del fotografare, come nella prima citazione?

E la seconda citazione… ma la natura parlerà di più con il fotografo o con la macchina fotografica? Ci sono nature diverse? Ci sono linguaggi diversi?

Da indagare……