Come è noto, è importante proteggere la lente frontale degli obiettivi con un filtro di protezione di buona qualità. Leggo su Internet che Nikon ha appena introdotto una nuova serie di filtri di protezione ad alte prestazioni, denominati Arcrest.
Per ora ho avuto modo di dare un occhio solo al link giapponese… ci si capisce poco ma le immagini sono chiare. Potete visionare le performance al seguente link: http://www.nikon-image.com/products/accessory/about/arcrest/
L’autofocus a rilevamento di fase (normalmente utilizzato nelle reflex) è quello che a iniziato a diffondersi negli anni ottanta. Uno specchio (secondario rispetto a quello principale che devia la luce nel mirino) devia la luce verso un copia di sensori lineari costituiti ciascuno da un dato numero di pixel. A seconda di come è regolata la messa a fuoco, in relazione al soggetto inquadrato, i due sensori riceveranno il massimo della luce su determinati pixel e non su altri. Questo consente al sistema di sapere se il piano di messa a fuoco è davanti o dietro al soggetto e quindi di muovere le lenti per spostare il raggio di luce verso la zona centrale dei sensori lineari. Quando i due sensori vengono illuminati sugli stessi pixel si ottiene la concordanza di fase che coincide con la perfetta messa a fuoco. A questo punto tutto è pronto per lo scatto.
…l’effetto è interessante.
Ci si può sbizzarrire in svariati effetti. I più classici sono lo sfuocato e la zoomata, entrambi semplici.
Per lo sfuocato, basta fare il primo scatto a fuoco e sfuocare leggermente sul secondo. Crea un effetto soft, nebbioso, un po “incantanti”.
Un’altro esperimento si può fare utilizzando lo zoom. Anche questo è semplice.
Andrea Torinesi Photographer 