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La fotografia….un ponte

Ricordavo un particolare delle mie estati da bambino, quando si stava a casa da scuola per la lunga sosta estiva. Ricordo che andavo in camera a riposare, con la tapparella non del tutto abbassata, abbastanza da fare filtrare la luce fra i listelli. Il caldo era appena sopportabile e mentre stavo li con gli occhi chiusi prossimo ad addormentarmi, sentivo dei rumori, quelli che definivo i rumori dell’estate: voci in lontananza, qualche tagliaerba, qualche auto, le cicale.
Non ho mai perso quel ricordo, di quella luce e di quei suoni.

Anni dopo, mi trovai su un”isola, un posto meraviglioso in un bellissimo resort. La camera era grande e aveva un finestrone che dava sul giardino interno: pochi metri e, senza recinzione, si passava alla spiaggia e a pochi metri, il mare. Una sabbia bianca come la neve, il mare verde smeraldo e le palme a fare ombra: un piccolo paradiso.

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Fare memoria

Sulla rete si trovano svariati documenti fotografici storici. Ne riporto alcuni qui di seguito. Sono emozionanti… a parte la valenza storica che hanno, documentano qualcosa di veramente unico, qualcosa che non vedremo mai piu. Certo, tutte le foto sono uniche: se andiamo a Parigi faremo la nostro foto alla Torre Eiffel… e fra milioni di persone che l’hanno fatta, faremo la nostra che sarà unica comunque. Ma la foto che nessuno potrà mai provare a fare è quella della stessa torre in costruzione. E mai più vedremo la torre incompleta. Idem per la foto, chessò, del Cristo Redentore in costruzione. Il valore storico di questi documenti è enorme. La fotografia è un modo straordinario di fare memoria. E quando riguardo queste foto provo incredulità per la potenza che ha nel fermare il tempo e rendere quel momento davvero eterno e unico. 

1935449_1037158136346791_8402422347597671542_n1967 – La mattina del giorno in cui la Svezia cambiò la guida da sinistra a destra

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Patrimonio dell’immaginario condiviso

Nell’epoca dei selfie, di Instagram, dei social in genere, meglio non dimenticarsi che la “pubblicazione” è il battesimo di una fotografia, il suggello definitivo; esso presuppone la responsabilità e la consapevolezza di un atto irreversibile.

Una volta licenziata e pubblicata la foto diventa patrimonio dell’immaginario condiviso e, come tale, non più modificabile. E se cancellata, cmq rimane: vista, commentata, registrata in rete e nella memoria.